Qui il motto di Guerre Stellari, ‘che la forza sia con te’ (May the Force Be With You), per la festa dell’Indipendenza
lo trasformano in May The Fourth Be With You, 'che il quattro sia con te', tra l’altro applicabile anche alle mie
pagelle del liceo. Eh già, perché la prossima settimana si festeggia il 4 di
luglio e alla Morning Glory ci hanno già messo in allerta che a Martha’s
Vineyard sbarcherà un bordello di gente. In allerta? E’ chiaro che non sanno
cosa sia Rimini in estate. Tarati da tre decenni di Ferragosti riminesi, cosa
vuoi che sia un po’ di gente a Martha’s Vineyard. Nella strada principale di
Edgartown c’è uno stendardo che pubblicizza i fuochi d’artificio al faro, ma non
è tanto l’evento in sé, quanto come è scritto lo striscione. Così.
Proprio come nei film, anche quelli di Bud Spencer e Terence
Hill, quelli girati in America tipo uno Sceriffo Extraterrestre poco extra e molto terrestre. Chissà perché gli striscioni delle piccole
cittadine americane hanno tutti gli stessi caratteri, anche nel corso dei decenni. E’ questa forse la prima
vera roba americana che vedo dopo un mese, anche perché ormai i jepponi si vedono
anche da noi. Sì perché Martha’s Vineyard è America per modo di dire, è più una specie di
zona protetta, protetta dalle esagerazioni e dalle cose in serie dell'America stessa. Per mantenere intatto lo spirito e la struttura dell’isola qui
sono proibite catene tipo McDonald’s, non ci sono insegne pubblicitarie,
figurarsi i neon tipo Times Square. A dire la verità ci sono anche altre cose
che qui non si vedono: non ci sono gatti per strada, non ci sono i crackers nei negozi, non ci sono
semafori e non ci sono i bidoni della mondezza. Cioè, ne abbiamo uno nel giardino
di casa, ma fuori in tutta l’isola non c’è, roba che se hai un pezzo di carta
da buttare te lo devi portare in tasca fino a che non ritorni. Non ci sono fontanelle per
l’acqua. Non c’è il vento caldo, ma in compenso c’è il vento costante. Penso
sia una prerogativa di tutte le isole, comunque. Mentre via internet leggo di
Caronte che soffoca l’Italia, qui c’è la brezza dell'Atlantico
che rende gradevoli tutte le giornate assolate. C’è l'ha detto anche il
guardiano del faro di Edgartown, un altro, che evidentement faceva il turno della guardiana dell'altra volta, e appena ha saputo che eravamo
italiani è tornato dentro al faro a mettere sù a tutto volume un disco di
Bocelli. Qui dire di essere italiano sembra equivalere a dire di essere un cavaliere jedi. Che la forza sia con Prandelli.