domenica 17 giugno 2012

Ognuno insegue la sua balena bianca. Saluti da casa Achab


La maggior parte delle case sull’oceano a Martha’s Vineyard hanno una piccola balena nera sopra l’uscio della porta perché questa, oltre all’isola che l’isola dello Squalo, è anche una cittadina di antichi balenieri. C’è però una casa che sopra l’uscio della porta ha una balena di un colore diverso, è  bianca. E’ stata la casa di un certo Capitano Valentine Pease, comandante dell’Acushnet, la baleniera sulla quale Melville, l’autore di Moby Dick, è salpato nel 1841. Si dice che il Capitano Valentine Pease abbia ispirato Melville per la figura di Achab e che questa casa al numero 80 di South Water Street, con vista sull’oceano, sia la casa del cacciatore della balena bianca. Qui ci ha vissuto anche l’attrice premio Oscar Patricia Neal.
Prima della casa del capitano Achab c’è il più vecchio albero di pagoda degli Stati Uniti, così almeno c’è scritto. E’ stato portato dalla Cina nel 1837 da un certo capitano Thomas Milton per la sua nuova casa a Martha’s Vineyard. All'anima dell'ornamento da giardinaggio.

Assistere ad una messa in una chiesa americana credevo fosse più strano. Avevo in testa i racconti di chi ha assistito a messe gospel e pensavo di trovare una cosa simile, con canti e cori a squarciagola tipo concerto. In verità in verità vi dico, è stata più o meno uguale alla nostra, a parte lo stringersi la mano che viene fatto all’inizio e a parte la cantante che aveva una voce incredibile, sembrava quella di Edie Brickell in Circle. La messa era dedicata al famoso giornalista Walter Cronkite che aveva casa qui. Quando si esce dalla messa il prete ti aspetta fuori e dà la mano a tutti: io gli ho detto che venivo dall’Italia, anche lui come il tipo fuori dalla biblioteca ha spalancato gli occhi alla Totò Schillaci e mi ha detto: “tu vieni dalla patria del Boss!” Di chi!?? Gli faccio. Il Boss, il Papa! Al che in italiano gli faccio: "diobò ti credo, se non è un Boss lui". Non so cos’abbia capito, comunque era simpatico e come al solito ogni volta che vado a messa (una volta l’anno) sto in pace. Chissà perché.

Torno sul fatto dell’italiano. E’ talmente facile da capire l’inglese che ci ho rinunciato e così ormai alla Morning Glory una cosa sì e una no la dico in italiano. Il bello è che gli americani mi rispondono in italiano pure loro: le parole con le r calcate sono le più gettonate, tipo bagherozzo.