lunedì 2 luglio 2012

Tipo John Cusak in quel film che non mi ricordo il titolo a diffondere l'inno di Mameli a Edgartown




‘Che il quattro sia con voi’ è stato un po’ troppo alla lettera. Come da tradizione Italia-Spagna è stata vista alla libreria di Edgartown, che siccome era domenica, era chiusa: dunque la postazione era sugli scalini appiccicati alla porta d’ingresso, perché lì il segnale wi-fi va a manetta. Ho sparato il volume al massimo sull’inno di Mameli che così si è sentito in mezza Edgartown, l’ho tenuto sparato per tutta la telecronaca ed ad un certo punto una rossa che probabilmente stava al calcio come Fassino sta al decathlon ci ha chiesto pure  quanto stava. Non gli interessava mica il risultato, secondo me, forse era un messaggio indiretto per dire che il volume l’avevo sparato un po’ troppo alto nella pacifica isola di Amity. Ma vuoi mettere il gusto di diffondere l’inno di Mameli più o meno così, tipo John Cusak in quel film che non mi ricordo il titolo? 


Comunque alla richiesta della furia rossa stava già 2-0 e poi è finita come è finita. Ah dì, avrà vinto anche la Spagna, ma alla Morning Glory tutti tifavano Italia. E gli spagnoli per starci dietro in questo aspetto altro che ticchete-tacchete- tacchete-ticchete: perché qui se dici Spagna non ottieni alcuna reazione, mentre se dici Italia tutti fanno “ooooh” come i bambini di Povia.