venerdì 20 luglio 2012

Sì sì mo' me lo segno


Forse questa nuova generazione di amerigani qualcosina in più sa, a parlarci si capisce che qualcuno almeno s’informa su quello che succede fuori dai loro confini, ma generalmente la massa resta ancora statiuniticentrica, non sa dove si trovi la Serbia, non sa chi è Fellini e magari credono pure che gli altri continenti girino attorno all’America. Lo capisci quando ci parli perché non ti danno un minimo aiuto nel capire le cose nella loro lingua: quando uno straniero viene in Italia l’italiano lo aiuta facendosi spiegare, parlando semplice o addirittura provando a parlare nella lingua del vacanziero. Ora il tedesco a Rimini ha lasciato il posto all’inglese, ma 20 anni fa quante volte un riminese si sforzava a parlare qualche parola di tedesco per spiegare al crucco di turno come fare e dove andare? Qui in Usa no. Qui esiste solo l’inglese ed esiste solo la legge del ‘o lo capisci, o non lo capisci’. Ma non siamo mica gli americani, che loro possono sparare agli indiani, vacca gli indiani...pum..pam...pum. Comunque a seconda delle zone da dove provengono, gli amerigani parlano in maniera medio-lenta, veloce o in modalità Usain Bolt. Con i primi non c’è alcun problema, con i secondi si capisce l'essenziale, con i terzi è un parto. Parlano talmente veloci che sembra dicano una sola parola tuttattaccata di dieci righe e quando gli dici che non hai capito, loro ti ripetono esattamente quello che hanno appena detto alla stessa identica velocità. ‘Ma allora sei scemo’, ti viene da pensare. ‘Ti ho appena detto che non ho capito e te me lo ripeti uguale?’. Ma niente, non ci arrivano. Esiste solo l’inglese. E così quando dicono “pepepepipipipepepepepepipipipepezizidoyouundestand?”. rispondo come Troisi in Non ci resta che piangere: “sì sì, mo’ me lo segno, non vi preoccupate” http://www.youtube.com/watch?v=eBP9QDSr0HI 

Un'altra roba degli amerigani è la loro combustione interna, credo che vadano a carbone, che la mattina si carichino a badilate di combustibile tipo le fornaci del reparto macchine del Titanic quando il capitano indica di andare a tutta velocità, altrimenti non si spiega perchè girino con calzoni corti, infradito e magliettina a maniche corte con fuori dieci gradi e una pioggerellina battente tipo novembre. Non si spiega perchè ti servano un bicchiere d'acqua con 10 cubetti di ghiaccio, gelata a tal punto che lo stato solido vince su quello liquido e dunque è l'acqua a trasformarsi in ghiaccio e non viceversa; non si spiega perchè sparino l'aria condizionata in modalità Antardide, anche in un posto costantemente fresco come questo. Io in giornate come quelle di oggi mi metto addosso due strati di ogni roba, quasi quasi anche di calzini, mentre in giro qui vedi gente in canotta con l'immancabile bicchiere di brodaglia fumante in mano (ma fare colazione a casa no?). Tra l'altro piove a dirotto e girano senza alcuna copertura, sembrano quasi contenti di bagnarsi tutti. A m'alora gli ombrelli cosa li facciamo a fare?