L’altro giorno siamo tornati dove siamo sbarcati, a Vineyard
Heaven, l’entrata principale per Martha’s Vineyard. Era il 4 giugno e sembra un
anno fa, c’erano sì e no 10 gradi, si bubbolava e pioveva tipo Londra, inoltre
i cell non funzionavano e noi, nel deserto assoluto di un porticciolo sull’Atlantico
con un clima novembrimo, dovevamo aspettare una per venirci a prendere e che
avevamo sentito solo per mail. Non avremmo scommesso una lira che si sarebbe
materializzata di lì a poco.
Comunque a Vineyard Heaven ci ritorniamo dopo due
mesi qua, giusto per vedere com’è, e nel prendere il bus dal centro di
Edgartown vedo una scena da film, anche abbastanza d’impatto: un carcerato, in
ciabatte, portato per un tratto di strada da un poliziotto verso il tribunale,
ammanettato e incatenato anche ai piedi, che procedeva con passi stanchi e
ravvicinati, con i capelli lunghi e unti, ciondolante, sembrava destinato al
patibolo. Il fatto è che una scena del genere in Italia non te l’aspetti di
vederla per strada, magari vicino ad una caserma toh, ma non con i turisti a
pochi metri.
Preso il bus, linea n°1, la strada per Vineyard Heaven è
tutta dritta e quando il guidatore accende la radio e senti lo speaker ripetere
le frequenze della WMVY, sembra veramente di stare in America. Le stazioni
radio della parte Est iniziano con la W, quelle dell’Ovest con la K, non
chiedetemi il perchè. Comunque a Vineyard Heaven non è che ci sia poi molto da
visitare, è una Edgartown in miniatura, ma più tendente a Twin Peaks. E’ forse
la cittadina più americana dell’isola, ha una sua periferia isolata dove magari
ci trovi anche il cadavere di Laura Palmer. Sono andato a vedere una galleria
di arte contemporanea, solo che di contemporaneo aveva soltanto i visitatori:
magari trovo di meglio domenica, quando a Edgartown ci sarà una mostra di
disegni di John Lennon. Al ritorno in bus il cielo si aperto ed è venuta giù
una cascata d’acqua che sarà durata per 7 ore, pensavo che si sarebbe allagata
tutta l’isola e che l’appartamento sarebbe galleggiato via alla deriva e invece
niente, qui il terreno assorbe tutto. Siamo in Agosto e nella costa Est degli Stati
Uniti inizia la stagione degli uragani: c’era una mappa su Internet con le zone
in allerta da ora fino a ottobre circa, comprende tutta la costa degli Usa da
New Orleans fino al Maryland nei pressi di Washington. Fiuuu, noi siamo più in
su, anche se in biblioteca c’è un biglietto sinistro, un manuale sul come fare
in caso di uragano. Ci manca solo quello.